LO STUDIO DI REGISTRAZIONE
Il 6 giugno del 1962 i Beatles registrarono per la prima volta negli studi di registrazione Abbey Road, dopo aver firmato un contratto con la casa discografica Kensington, di Londra, due giorni prima, il 4 giugno 1962.
I ragazzi dovevano fare una semplice audizione, ma finirono per passare tre ore registrando.
Incisero quattro canzoni, una era una cover e gli altri tre brani erano di John Lennon e Paul Mccartney.
Queste le canzoni che incisero:
-Besame Mucho (COVER, Consuelo Veláquez)
-Love Me Do (John Lennon, Paul McCartney)
-P.S. I Love You (John Lennon, Paul McCarntey)
-Ask Me Why (John Lennon, Paul McCartney)




Il fonografo di Edison

Il grammofono di Berliner
Il fonografo e il grammofono:
Il 1877 è l’anno in cui Thomas Edison inventa il fonografo.
Era composto da cilindri ricoperti da uno strato di cera collegati ad una membrana che captava le vibrazioni e le trasmetteva ad una puntina che incideva il cilindro e riproduceva il suono.
Anche se l’intenzione di Edison era quella di collegarlo al telefono, in realtà venne usato per registrare la voce umana e, nel 1890 nacquero i primi juke box con fonografo che riproducevano musica registrata.
Il fonografo aveva però il difetto di usurarsi facilmente e venne sostituito dal grammofono, inventato da Emile Berliner nel 1887.
Nel grammofono la puntina non incideva su cilindri ma su dischi in modo costante.
I dischi erano più resistenti dei cilindri e offrivano audio migliore.
Nel 1897 Berliner apre il suo primo studio di registrazione: i musicisti suonavano contemporaneamente dal vivo, e si dovevano allontanare o avvicinare al registratore in base all’intensità del volume che si voleva ottenere.
Gli strumenti e le registrazioni era acustiche perché ancora non venivano utilizzati strumenti elettrici.
Microfoni e nastri:
A partire dagli Anni 20 vengono introdotti i primi strumenti elettrici e anche le tecniche di registrazione cambiano.
L’elettricità permetteva di avere un volume maggiore e si utilizzano microfoni , amplificatori e altoparlanti.
Le vibrazioni erano captate dal microfono, trasformate in impulsi elettrici e amplificate.
Il suono risultava potente e ricco di sfumature.
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Negli anni 50 vennero introdotti anche i nastri magnetici.
Grazie a questa tecnica, in cui si registra su nastro, si potevano anche avere più tracce, sovrapponendo le registrazioni. Si poteva ridurre il suono di fondo e determinate frequenze.
Ancora oggi alcuni studi di registrazione apprezzano questo metodo.
I Beatles sperimentarono tantissimo in questo periodo, riproducendo e registrando suoni nuovi e diversi, posizionando i microfoni vicini al corpo dei musicisti, utilizzando molte piste e anche, riproducendo brani all’indietro.

Uno dei primi microfoni utilizzati nella registrazione

Registratori con nastro magnetico
Dalla registrazione digitale alla Machine Learning:
Dagli anni 80 la registrazione è di tipo digitale cioè attraverso mixer multitraccia che memorizzano una grande quantità di informazioni. Il cd era un supporto fisico su cui veniva registrato il suono diviso in tracce.

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Arriviamo ai nostri giorni e vediamo come l’Intelligenza Artificiale stia condizionando la registrazione.
Nel caso dei Beatles e del brano “Now and Then” del 2023 si è proceduto in questo modo:
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da una traccia originale di Lennon (scomparso nel 1980) degli settanta è stata estrapolata la sua voce;
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i suoni di chitarra di Harrison (scomparso nel 2001) sono stati isolati da una registrazione del 1994;
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McCartney e Ringo hanno registrato nuove parti
Questo è stato possibile grazie alla Machine Learning cioè la capacità di alcune macchine di apprendere in modo continuo e autonomo.
Com'è uno studio di registrazione:
Uno studio di registrazione è formato da due stanze:

Sala di controllo o regia:
É la sala in cui stanno i produttori che regolano i suoni e li rendono piacevoli all’ascolto in modo che la canzone venga incisa al meglio.
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Sala ripresa:
É una sala isolata acusticamente in cui i musicisti suonano ed i suoni vengono registrati e trasferiti alla sala regia.



